L'area archeologica di Velia

Alla scoperta del Cilento e dell’antica Velia: un viaggio nella storia a due passi da Palinuro
Se ti trovi in Campania o stai organizzando una vacanza in questa splendida regione, non può mancare nella tua what to do list una tappa nel Cilento, terra di storia, natura e cultura.
Questo territorio, situato nella parte meridionale della provincia di Salerno, è noto non solo per la sua natura incontaminata e le sue spiagge bandiera blu, ma anche per essere stato uno dei centri principali della Magna Grecia. Qui la storia si intreccia con il paesaggio: scogliere imponenti, promontori panoramici e grotte marine come quelle del Promontorio di Capo Palinuro, che divide idealmente il Golfo di Velia da quello di Policastro.
Tra le mete culturali da non perdere ci sono senza dubbio le aree archeologiche di Paestum e Velia, due veri gioielli del patrimonio mondiale. Velia, in particolare, è famosa per essere la patria dei filosofi Parmenide e Zenone, fondatori della scuola eleatica, e per custodire uno dei più importanti esempi di architettura greca ancora visibili: la Porta Rosa.
Cosa vedere: un viaggio tra rovine, natura e filosofia
Una volta arrivati al sito, il percorso inizia dalla città bassa, dove si possono osservare resti di abitazioni, botteghe, terme e vie lastricate di epoca ellenistica e romana. Man mano che si sale lungo la collina, si percepisce la stratificazione del tempo: si passa dalle rovine del VI secolo a.C. fino al periodo medievale, rappresentato dalla torre angioina e da due edifici religiosi oggi trasformati in piccoli antiquaria, che ospitano reperti e materiali archeologici ritrovati durante gli scavi.
Tra gli ulivi secolari e la brezza marina, si giunge infine a uno dei simboli più affascinanti del sito: la Porta Rosa.
La Porta Rosa: un capolavoro dell’architettura greca
La Porta Rosa è un esempio straordinario di ingegneria e architettura greca antica. Risale al IV-III secolo a.C. ed è il primo esempio conosciuto di arco a tutto sesto realizzato con tecnica greca, un vero capolavoro di equilibrio e precisione.
Nel III secolo a.C., l’arco fu interrato – si presume a causa di una frana – e rimase nascosto per oltre duemila anni. Paradossalmente, proprio questo evento ne ha garantito la perfetta conservazione.
Fu l’archeologo Mario Napoli a riportarlo alla luce nel 1964, dedicando la scoperta alla moglie Rosa: da qui il nome Porta Rosa, oggi uno dei simboli del sito e dell’intero patrimonio archeologico cilentano.
Dove si trova Velia e come arrivarci da Villamirella
L’Area Archeologica di Elea-Velia si trova ad Ascea Marina, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Se soggiorni presso il Residence e B&B Villamirella a Palinuro, puoi facilmente raggiungerla in circa 35-40 minuti d’auto, percorrendo una distanza di circa 30 km.
Hai due opzioni per arrivare:
- Percorso interno (più veloce): tramite la SP66 e poi la SP430, attraversando borghi e colline dell’entroterra cilentano.
- Percorso panoramico (costiero): seguendo la SP447, una strada suggestiva che si snoda lungo la costa tra il blu del mare e il verde della macchia mediterranea.
L’ingresso al parco si trova poco fuori dal centro abitato di Ascea Marina ed è ben segnalato. In estate sono disponibili visite guidate e servizi dedicati ai turisti.
Informazioni utili per la visita
Se vuoi ammirare la Porta Rosa e vivere in prima persona l’atmosfera senza tempo di Velia, puoi acquistare i biglietti direttamente presso la biglietteria all’ingresso del parco. Sono disponibili visite guidate, sia per gruppi che per singoli visitatori, durante le quali esperti archeologi ti condurranno alla scoperta dei luoghi più significativi del sito.
Consigliamo di indossare scarpe comode, portare acqua, un cappello e una macchina fotografica: il sito è ampio e il panorama mozzafiato vale ogni passo. Non è solo un tuffo nel passato: a Velia, il tempo sembra davvero sospeso tra il pensiero antico e la bellezza del paesaggio mediterraneo.