La castagna cilentana

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La castagna del Cilento è un dolce tradizionale della regione del Cilento, situata nella provincia di Salerno in Campania. La castagna è uno dei frutti più caratteristici del Cilento e viene raccolta principalmente in autunno.

La castagna del Cilento è un frutto dal gusto dolce e delicato, perfetto per la preparazione di dolci tipici della tradizione culinaria cilentana. Uno dei dolci più famosi realizzati con la castagna del Cilento sono le pastorelle, golosi fagottini ripieni preparati durante le feste di Natale.

Ma la castagna del Cilento non viene utilizzata solo per la preparazione di dolci, ma anche per la realizzazione di pane e pasta fresca, come i Triidi di Rofrano. La castagna è infatti un ingrediente versatile e pregiato, apprezzato sia per il suo gusto che per le sue proprietà nutrizionali.

In autunno, nelle campagne del Cilento, si può assistere alla raccolta della castagna, un momento di grande importanza per gli abitanti del luogo. Dopo la raccolta, la castagna viene essiccata al sole per conservarne la qualità e il gusto intenso.

Se siete amanti della buona cucina e desiderate scoprire le specialità della tradizione culinaria cilentana, non potete perdervi la castagna del Cilento, un frutto dolce e gustoso, simbolo dell'autunno nel Cilento.

In qualunque versione si decida di consumarla, la castagna rappresenta una vera e propria tradizione che accompagna le serate con gli amici e le cene in famiglia, distendendo lo spirito e – soprattutto – appagando il corpo!

Quando le serate si fanno lunghe la tavola dei borghi cilentani si arricchisce di un frutto popolare favoloso: la castagna. Preziosi manoscritti, conservati nell'archivio della Badia di Cava, documentano l'esistenza già nel 1183-84 di castagneti posseduti dalla Badia nel Cilento, talmente vasti da richiedere la presenza sul posto di un apposito amministratore. I monaci Basiliani contribuirono, poi, alla diffusione significativa della castanicoltura nel Cilento, come confermano alcuni ritrovamenti archeologici a Moio della Civitella e a Gioi Cilento.

In qualunque versione si decida di consumarla, la castagna rappresenta una vera e propria tradizione che accompagna le serate con gli amici e le cene in famiglia, distendendo lo spirito e – soprattutto – appagando il corpo!

Infatti, il castagno è stato spesso definito “l’albero del pane” , perché ha rappresentato un’importante fonte di approvvigionamento alimentare per intere generazioni –  soprattutto nei periodi di difficoltà – e, per la stessa ragione, le castagne, ancora oggi, vengono soprannominate “cereali che crescono sugli alberi”, per indicarne la ricchezza di carboidrati complessi.

Nel Cilento, nei mesi di ottobre e Novembre, sono tantissimi gli eventi gastronomici che hanno come protagonista la castagna, in tutte le sue forme. Tuttavia, se si chiede a un cilentano quale sia il modo migliore per gustare davvero questo frutto, quasi certamente risponderà: arrosto sulla brace.

La magia delle caldarroste consumate per strada, in piedi, con le dita intorpidite dal freddo e il palato deliziato e soddisfatto è davvero difficile da spiegare a parole: bisognare assaggiare, assaggiare e… assaggiare ancora!

La ricetta per cuocere delle perfette castagne arrosto è semplicissima: innanzitutto, bisogna munirsi di una padella con dei grossi fori sulla base; poi, è importante scegliere delle castagne che siano più o meno della stessa dimensione.  Con un coltellino appuntito e affilato si dovrà intaccare la superficie praticando un taglio lungo circa 3 cm, così che non scoppino in cottura. Versate le castagne nella padella forata, dovranno cuocere per circa 30 minuti a fiamma moderata.  Un trucco per ottenere delle ottime caldarroste è quello di bagnare un sacchetto di carta e di ricoprirci le castagne in cottura, facendo attenzione che non si asciughi. Durante la cottura, quindi, bisognerà bagnarlo di frequente: questo permetterà alle caldarroste di cuocere mantenendo parte della loro umidità, e rimanendo, così, più morbide. Per far sì che le si sbuccino facilmente, poi, si possono avvolgere in un panno umido quando sono ancora calde: pochi minuti di attesa e la magia è compiuta!

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